Settoplastica
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Cos'è la Carbossiterapia?
L’impiego dell’anidride carbonica in ambito medico per la cura di patologie di varia natura, nasce nel 1932, presso le terme francesi di Royat, a Clermont-Ferrand. All’epoca veniva denominata “terapia mediante anidride carbonica per via transcutanea o sottocutanea”.
In quei tempi i pazienti con disturbi vascolari venivano trattati con bagni e docce durante i quali l’anidride carbonica veniva assorbita attraverso la cute.
A cosa serve la Carbossiterapia?
La terapia si rivela particolarmente utile per tutte le patologie caratterizzate da una sofferenza del microcircolo:
- Insufficenza venosa
- Ulcere venose e arteriose
- Cellulite e adiposità localizzata su pancia glutei gambe e braccia
- Invecchiamento cutaneo
- Smagliature
- La carbossiterapia ha anche un effetto depurativo in quanto favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso e lo smaltimento delle tossine.
Come e quando si esegue la Carbossiterapia?
La somministrazione nel tessuto sottocutaneo avviene attraverso un ago sterile collegato a un serbatoio di anidride carbonica e un flussimetro. Il medico decide la temperatura e il flusso in base alle esigenze.
Si può fare in qualsiasi periodo dell’anno e della giornata.
L’anidride carbonica viene immediatamente eliminata e non è nociva per il corpo umano.
La seduta dura dai 20 ai 40 minuti e si devono fare in genere cicli di 10 sedute.
Non è doloroso ma provoca un momentaneo fastidio per il passaggio dell’aria nel sottocute (enfisema). Si può riprendere l’abituale attività fisica e lavorativa dopo il trattamento.